Il mondo degli eventi è in piena rivoluzione sia nei format che nei contenuti. Questo cambiamento sta avvenendo poiché le esigenze stanno cambiando portando i fruitori ad essere sempre più esigenti.
Lo sviluppo teconologico permette le persone ad essere sempre più veloci nella comunicazione.
Interattività, ibridazione e centralità dello spettatore sono i nuovi must per i meeting planner. Oggi più della metà della popolazione italiana sono connessi a internet di cui 26 milioni su Facebook ed oltre 10 milioni su Twitter. Secondo attente ricerche gli italiani stanno connessi quasi cinque ore alla rete soprattutto con lo smarthphone. Nel 2016 si prevede che la metà del Paese userà un telefono con il 3G.
Tutto questo ha conseguenze ben evidenti nella vita di tutti i giorni. La stessa rivoluzione è in corso nel mondo degli eventi. Ormai è necessario attrezzarsi per rispondere alle trasformazioni del mondo esterno Una delle più grandi trasformazioni a cui si sta assistendo è proprio quella del ruolo dello spettatore. Se, prima, conferenze e meeting erano esperienze di consumo ‘passivo’ infatti (un po’ come la televisione), ora c’è sempre di più la possibilità di intervenire in prima persona in un processo che da ‘monologo’ si sta trasformando in un vero e proprio ‘dialogo, e cioè un evento partecipato e partecipativo tra persone, facilitato dalla connessione tramite device. Con l’obiettivo di aumentare l’interazione con gli spettatori e con il pubblico, andando oltre gli incontri face-to-face, si collocano anche i cosiddetti eventi “ibridi”, e cioè quelli che integrano diversi metodi di incontro oltre a quello frontale. Un modello che in questi ultimi tempi sta vivendo una fase di grande successo. Gli approcci sono diversi: c’è chi propone fasi di incontro diverse, come l’unione di una conferenza e poi workshop in piccoli gruppi, oppure chi si affida alla tecnologia. C’è poi il vantaggio di poter ‘customizzare’ il messaggio facilmente con applicazioni mobile, schermi led, proiezioni 3D, ologrammi.
La fusione tra eventi e tecnologia sta infatti portando anche a una progressiva spettacolarizzazione degli eventi. Il tutto causato da una maggiore velocità di fruizione, un miglioramento della logistica e una riduzione dei costi, con una fruibilità semplificata e immediata, per esempio nell’uso delle “app” del cellulare. L’ultima frontiera sono le proiezioni oleografiche negli eventi, in grado di dare tridimensionalità a un messaggio aziendale e allo stesso tempo di catturare l’attenzione dello spettatore grazie a un grado di spettacolarizzazione spesso messa a disposizione degli obiettivi comunicativi e non fine a se stessa. Ma non ci sono solo aspetti positivi. Se, da una parte, la tecnologia avvicina e velocizza la comunicazione, dall’altra è possibile che la spersonalizzi e che, mediandola, la renda più fredda e meno impattante.
La presenza reale permette infatti un coinvolgimento emozionale maggiore, non ripetibile attraverso gli strumenti virtuali. Il cambiamento, considerando che il 90 per cento della comunicazione tra due persone non è verbale, è forse troppo radicale e non si siamo ancora davvero abituati a fare a meno di espressioni, gestualità e prossemica: tutti elementi che in una conversazione digitale vengono inevitabilmente a mancare. Per affrontare il cambiamento è necessario prepararsi. Per questo nelle agenzie stanno entrando nuove figure professionali che si stanno occupando dell’integrazione dei nuovi strumenti tecnologici, per sfruttarli al meglio all’interno degli eventi.
Per i motivi sopra elencati la sala conferenze Tiziano Servizi e Formazione ha reso la sua struttura all’avanguardia sia sulla tecnologia, l’efficienza e la comodità affinchè ogni evento sia efficiente ed efficace.