Morte di Pino Daniele e i Ritardi del Soccorso


La morte di Pino Daniele ha scosso il mondo della musica e tutti coloro che hanno amato il poeta della canzone napoletana. La causa è stata un infarto che il cantautore ha avuto nella sua tenuta in Maremma, nel comune di Orbetello in provincia di Grosseto.

pino daniele soccorso

In questo articolo non è nostra volontà soffermarci sulla grandezza di Daniele o sulla sua tragica morte ma sui tempi di arrivo del Pronto Soccorso. Infatti, il cardiologo dell’artista, Achille Gasparone nella sua dichiarazione all’Ansa afferma che dopo 30 minuti dalla richiesta di soccorso l’ambulanza non era ancora arrivata. Anche se L’ASL di Grosseto smentisce tale ritardo, vogliamo sottolineare i tempi estremamente lunghi che generalmente un’ambulanza c’impiega in Italia nel pronto intervento.

In caso di arresto cardiaco ad ogni minuto la sopravvivenza della vittima si abbassa del 10-12%

Con solo l’intervento del 118 la sopravvivenza è solo dell’ 1-5%

In Italia oltre 73000 persone muoiono per arresto cardiaco, la prima causa di morte in Italia.

Dopo i 4 minuti iniziano i danni cerebrali e superati i 10 minuti subentra la morte cerebrale. Questo ci dimostra che si ha poco tempo per intervenire. La storia dell’artista ci dimostra ancora una volta che difficilmente un’ambulanza impiega meno di 10 minuti. Solo un RCP (rianimazione cardio polmonare) precoce permette di tenere in vita il malcapitato permettendo le probabilità di sopravvivenza, prima dell’arrivo del 118, all’80%

Diventare un operatore BLSD è molto semplice, in soli 5 ore di corso si possono avere tutte le informazioni teoriche e specialmente pratiche per intervenire in caso di arresto cardiaco. Per questo motivo tale evento formativo è aperto a tutti e non solo al personale medico specializzato, affinché non si possa mai dire “Non sapevo cosa fare”.